Le parole del Vescovo Michele: “Preghiamo perché papa Francesco sia accolto nella celebrazione gioiosa del banchetto del Regno celeste”

Le parole del Vescovo Michele: “Preghiamo perché papa Francesco sia accolto nella celebrazione gioiosa del banchetto del Regno celeste”

“Appena appresa la improvvisa notizia della morte di papa Francesco, voglio condividere con voi tutti il mio profondo dolore, che è il dolore di tutta la Chiesa e di tanti uomini e donne che hanno colto in lui una voce di fede, di vita e di speranza.

È il momento di raccoglierci in preghiera.

L’emozione è grande. Proprio nei giorni in cui risuona l’annuncio della Pasqua, della Risurrezione e della vittoria di Cristo sulla morte, dobbiamo dare l’ultimo saluto al nostro caro papa Francesco. La speranza contro ogni speranza che lui ci ha annunciato in tutti i modi, in modo del tutto particolare nei suoi ultimi giorni di fragilità e di dono di sé fino all’ultimo, deve ora guidarci, nella fede, nella fraternità, nella comunione.

Facciamo ancora risuonare nei nostri cuori l’augurio che ancora ieri, con flebile voce, ma con fede grande papa Francesco ci ha rivolto da San Pietro: buona Pasqua. Che sia davvero Pasqua, passaggio di vita in vita, e per noi consolazione nel momento della prova”.

† Michele Tomasi

La preghiera del Rosario in cattedrale a Treviso

Il vescovo, mons. Michele Tomasi, ha presieduto ieri sera la preghiera del Rosario – al quale ha partecipato anche l’arcivescovo emerito di Udine, mons. Mazzocato – e l’ha introdotta con queste parole:

“Nel punto finale della sua enciclica Dilexit nos, sulla devozione al Sacro Cuore di Gesù, papa Francesco ci ha lasciato questa preghiera:

Prego il Signore Gesù che dal suo Cuore santo scorrano per tutti noi fiumi di acqua viva per guarire le ferite che ci infliggiamo, per rafforzare la nostra capacità di amare e servire, per spingerci a imparare a camminare insieme verso un mondo giusto, solidale e fraterno.

Questo fino a quando celebreremo felicemente uniti il banchetto del Regno celeste. Lì ci sarà Cristo risorto, che armonizzerà tutte le nostre differenze con la luce che sgorga incessantemente dal suo Cuore aperto. Che sia sempre benedetto!” (Papa Francesco, Dilexit nos, 220).

Questa sera ci siamo riuniti in preghiera per lui, e ci affidiamo anche a queste parole di preghiera, che invito a fare nostre.

Il dono di Cristo risorto fin dalla sua Croce è quest’acqua di vita che scorre per tutti, consolazione vera, promessa certa di una vita che non muore, fonte di speranza contro ogni speranza, in cui rimanere saldi, per dono della grazia divina.  Preghiamo perché papa Francesco sia accolto nella celebrazione gioiosa del banchetto del Regno celeste, e che possa godere della meravigliosa luce che “sgorga incessantemente dal Cuore aperto di Gesù”.

Chiediamo anche per noi la grazia della consolazione e della perseveranza nel nostro cammino, per “rafforzare la nostra capacità di amare e servire” e perché possiamo smettere di infliggerci gli uni gli altri dolorose ferite.

Affidiamo papa Francesco e tutti noi all’amorevole intercessione di Maria, Madre di Gesù, Madre della Chiesa e Madre nostra. Come ancora ci ha insegnato papa Francesco:

Conversare con lei ci consola, ci libera e ci santifica. La Madre non ha bisogno di tante parole, non le serve che ci sforziamo troppo per spiegarle quello che ci succede. Basta sussurrare ancora e ancora: «Ave, o Maria…»”.

Viviamo così questo nostro rosario, lasciamoci toccare dal suo abbraccio di Madre”.