Festa dell’Ottava di Pasqua 2024: incontro dei volontari
Riunione dei volontari per la Festa dell'Ottava di Pasqua 2024 presso la Sala parrocchiale "ex Supercinema"....
16 Marzo, 2024Collaborazione Pastorale di Casale sul Sile
Benvenuti nel nuovo portale della Collaborazione di Casale sul Sile.
Qui è possibile conoscere le parrocchie, le attività, le comunità.
Con Collaborazione Casale-Preganziol eliminare questa parte – verranno eliminati i sottodomini.
Riunione dei volontari per la Festa dell'Ottava di Pasqua 2024 presso la Sala parrocchiale "ex Supercinema"....
16 Marzo, 2024Nella Domenica della Parola di Dio si propone un appuntamento di ascolto della Parola con contributi musicali....
06 Gennaio, 2024Il messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale della Pace 2024 "Intelligenza artificiale e pace"...
31 Dicembre, 2023Un aiuto per “orientare la vita delle nostre comunità cristiane nei mesi che ci stanno davanti, in questo tempo di grazia e di fatica che è il Cammino sinodale ...
28 Dicembre, 2023C’è dunque una luce gloriosa splendente, limpida, calda, che aspetta solamente di irrompere nella storia degli uomini nella notte di Natale...
25 Dicembre, 2023Centinaia di persone in piedi, al freddo, tutte insieme per la messa della vigilia di Natale presieduta dal Vescovo alla stazione degli autobus Mom di Treviso....
25 Dicembre, 2023Venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!» […]
Un lebbroso cammina diritto verso di lui. Gesù non si scansa, non mostra paura. Si ferma in faccia al dolore, al rifiuto del villaggio, così vicino da toccarlo. Il lebbroso “porterà vesti strappate, sarà velato fino al labbro superiore, starà solo e fuori” (Lev 13,46). Dalla bocca velata, dal volto nascosto del rifiutato, esce un’espressione bellissima: «Se vuoi, puoi guarirmi». Con tutta la discrezione di cui è capace: «Se vuoi». E intuisco Gesù toccato da questa domanda grande e sommessa, che gli stringe il cuore e lo obbliga a rivelarsi: «Se vuoi». A nome di tutti i figli dolenti della terra il lebbroso lo interroga: che cosa vuole veramente Dio da questa carne piagata, che se ne fa di queste lacrime? Vuole dolore o figli guariti? Davanti al contagioso, all’impuro, un cadavere che cammina, che non si deve toccare, uno scarto buttato fuori, Gesù prova “compassione”. Il vangelo usa un termine di una carica infinita, che indica un crampo nel ventre, un morso nelle viscere, una ribellione fisica: no, non voglio; basta dolore! Gesù prova compassione, allunga la mano e tocca. Nel Vangelo ogni volta che Gesù si commuove, tocca. Tocca l’intoccabile, toccando ama, amando lo guarisce. Dio non guarisce con un decreto, ma con una carezza. La risposta di Gesù al “se vuoi” del lebbroso, è diretta e semplice, una parola ultima e immensa sul cuore di Dio: «Lo voglio: guarisci!». Me lo ripeto, con emozione, fiducia, forza: eternamente Dio altro non vuole che figli guariti. È la bella notizia, un Dio che fa grazia, che risana la vita, senza condizioni. Che adesso lotta con me contro ogni mio male, rinnovando goccia a goccia la vita, stella a stella la notte. E lo mandò via, con tono severo, ordinandogli di non dire niente. Perché Gesù non compie miracoli per qualche altro fine, per fare adepti o avere successo, neppure per convertire qualcuno. Lui guarisce il lebbroso perché torni integro, perché sia restituito alla sua piena umanità e alla gioia degli abbracci. È la stessa cosa che accade per ogni gesto d’amore: amare “per” non è amore vero, pregare “per” non è preghiera pura. Quanti uomini e donne, pieni di vangelo, hanno fatto come Gesù e sono andati dai lebbrosi del nostro tempo: rifugiati, senza fissa dimora, migranti, donne della tratta. Li hanno toccati, con tenerezza, e molti di questi, e sono migliaia, sono letteralmente guariti dal loro male, e sono diventati a loro volta guaritori. Prendere il vangelo sul serio ha dentro una potenza che cambia il mondo. E tutti quelli che l’hanno preso sul serio e hanno toccato i lebbrosi, tutti testimoniano che questo porta con sé una grande felicità. Perché sei dalla parte giusta della vita.
(Letture: Levitico 13,1-2.45-46; Sal 31; 1 Corinzi 10,31-11,1; Marco 1,40-45)
in Santuario
Martedì ore 18.30
Venerdì ore 18.30
Domenica ore 10.00
Lunedì ore 18.30
Mercoledì ore 9.00
Giovedì ore 18.30
Sabato ore 18.30 (prefestiva)
Domenica ore 8.00 – 9.30 – 11.15 – 18.30
Giovedì dalle 19.30 alle 21.30
Martedì ore 18.30
Venerdì ore 18.30
Domenica ore 8.00 – 11.00
Lunedì ore 8.00
Giovedì ore 8.00
Sabato ore 18.30 (prefestiva)
Domenica ore 9.30
Martedì ore 8.30
Giovedì ore 8.30
Venerdì ore 18.30
Sabato ore 18.30 (prefestiva)
Domenica ore 8.00 – 9.30 – 11.00 – 18.30
Giovedì dalle 9.00 alle 10.00
Lunedì ore 18.30
Mercoledì ore 18.30
Sabato ore 18.30 (prefestiva)
Domenica ore 8.00 – 10.00
Mercoledì dalle 17.30 alle 18.30
Tutti i giorni ore 18.30
Sabato ore 18.30 – 20.30 (prefestiva)
Domenica ore 8.00 – 11.00
Tutti i giorni ore 7.00
Domenica ore 8.00 – 9.30
Lodi ore 6.00
Vespri ore 17.00
Rosario ore 20.00 (Mese di Maggio)
Lodi ore 7.30
Vespri ore 17.00