Dal santuario di “Madonna granda” a Treviso il Rosario su TV2000 guidato dal vescovo Michele

Dal santuario di “Madonna granda” a Treviso il Rosario su TV2000 guidato dal vescovo Michele

Mercoledì 2 settembre la recita del Rosario, in onda su Tv2000 alle ore 21, sarà trasmessa dal santuario trevigiano di Madonna Granda (Santa Maria Maggiore). A guidarlo il vescovo Michele Tomasi.

Le meditazioni della preghiera mariana saranno incentrate sul tema della 15a Giornata nazionale per la Custodia del Creato “Vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà (Tt 2,12) – Per nuovi stili di vita”. Saranno meditati i Misteri della gloria.

Da questa chiesa anche durante il periodo di isolamento per la pandemia il Vescovo ha elevato la preghiera e la supplica al Signore a nome di tutta la Diocesi e l’affidamento a Maria di tante persone.

“In questa occasione ci ritroviamo insieme per stare con Maria in compagnia di alcuni santi trevigiani che hanno vissuto il dono pieno della propria vita a Dio, ai fratelli e alle sorelle – sottolinea mons. Tomasi -. Un povero bracciante agricolo, una suora infermiera, un famoso economista, un nobile convertito alla causa dei malati e degli orfani, un santo Papa: ciascuno con una storia differente, tutti accomunati dallo sguardo rivolto al Signore. Trasformati dal fascino del suo amore, essi hanno vissuto nel servizio al prossimo e sono stati testimonianza concreta di Vangelo”. L’invito a collegarsi sul canale 28 del digitale terrestre, su InBlu Radio e sulla pagina Facebook di Tv2000, è rivolto a tutti i fedeli e in particolare alle famiglie e alle comunità religiose.

Le figure che ispireranno le meditazioni sono quelle di Enrico da Bolzano, suor Bertilla Boscardin, Giuseppe Toniolo, Girolamo Emiliani, papa Pio X.

Le riflessioni sono proposte da operatori della Pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Treviso, per ricordare che nella preghiera trovano alimento l’impegno per questo nostro tempo, la cura per coloro che incontriamo sulla nostra strada, i piccoli, i poveri, gli ammalati, chi non riesce a tenere il passo, chi si sente ancora spaesato e smarrito, chi fatica a trovare motivi di speranza e di gioia.